Quando ero piccola io i coriandoli erano dei bulli, le stelle filanti degli sfigatelli. Quale fosse il legame fra i due oggetti del lancio ed i relativi status non mi è ancora ben chiaro. Probabilmente sulle stelle filanti cadeva l’ombra dell’essere qualcosa di permesso a scuola; “per non sporcare troppo”, ripeteva sempre l’anziana maestra. Oppure il perché sta semplicemente nel fatto che i coriandoli ti arrivano addosso in un battibaleno ed è Carnevale. Mentre tu stai ancora lì a soffiare in quel cerchietto che di srotolarsi non ne vuole proprio sapere ;-)…
Ad ogni modo a me le stelle filanti, quelle di carta mezza sbiadita, piacciono. Mi ricordano i tempi delle cose semplici in cui la sola scelta di che “colore” tirare era un momento speciale. Riportano alla mia mente scene dolcissime della mamma che con amore paziente, ad ogni annuncio di festicciola sfilava il mattarello dalla custodia e preparava deliziosi spettacolari dolcetti chiamati “stelle filanti” :-). Ho provato a farli rivisitando un po’ la ricetta originale ;-), caratterizzandola con note agrumate e cottura in forno al posto della frittura…
STELLE FILANTI arancia, clementina, limone, frutta secca e miele :-)!
RICETTA: STELLE FILANTI arancia, clementina, limone, frutta secca e miele ETICHETTE: AGRUMI – con intervista al Dott. Luca La Fauci Come scegliere gli agrumi/trattamenti post-raccolta buccia agrumi |
INGREDIENTI per 16/18 stelle filanti
- 450 g di farina T2 (semintegrale) + un cucchiaio per la spianatoia
- 120 g di zucchero di canna integrale per l’impasto + 3 cucchiai da unire alle bucce degli agrumi
- 150 ml di “latte di riso” (bevanda a base di riso) non zuccherato
- 30 ml di olio di semi di girasole estratto a freddo + 5 cucchiai ca. per spennellare i dolcetti
- 1 bustina di polvere lievitante con cremor tartaro bio
- 10 noci sgusciate (20 mezze noci)
- 10 mandorle sgusciate
- 10 nocciole sgusciate
- 1 arancia (buccia)
- 1 clementina (buccia)
- 1 limone (buccia)
- 40 g di miele di castagno
PREPARAZIONE
1. versare nel contenitore di un robot da cucina la frutta secca (noci – mandorle – nocciole) e tritarla grossolanamente
2. mettere la frutta secca sminuzzata in una ciotolina
3. lavare gli agrumi (1 arancia – 1 clementina – 1 limone) ed asciugarli bene
4. togliere la buccia agli agrumi e tagliarla finemente
5. mettere le buccette degli agrumi in una piccola ciotola, aggiungere 3 cucchiai di zucchero di canna integrale e mescolare bene
6. versare nel contenitore del robot da cucina la farina (450 g), lo zucchero (120 g), il “latte di riso” (150 ml), l’olio di semi di girasole (30 ml) e mixare
7. aggiungere all’impasto la polvere lievitante e far mescolare nuovamente fino a che il “lievito” non si sarà uniformemente incorporato
8. versare l’impasto su una spianatoia infarinata con un cucchiaio di farina
9. lavorare l’impasto con le mani fino ad ottenere una palla
10. mettere sulla spianatoia un foglio di carta da forno
11. posizionare l’impasto sulla carta forno e stenderlo con un mattarello
12. con una rotella per pizza o con un coltello affilato tagliare l’impasto steso in maniera da ricavarne un grosso rettangolo
13. con il mattarello stendere ancora un po’ l’impasto, mantenendo la forma rettangolare
14. spennellare la pasta con ca. 2 cucchiai di olio di semi di girasole
15. distribuire uniformemente sull’impasto il preparato di bucce di agrumi e zucchero, poi, la frutta secca tritata
16. arrotolare la pasta, dal lato più lungo e in maniera stretta, su se stessa
17. tagliare il rotolo dolce a fettine di ca. 1 cm
18. posizionare in una teglia un foglio di carta forno
19. disporre le stelle filanti di pasta sulla teglia
2o. spennellare i dolci con ca. 3 cucchiai di olio di semi di girasole
21. cuocere i dolcetti di Carnevale a 170° per 15 minuti ca.
22. E con i ritagli di pasta avanzata? Io ho fatto questo 🙂
(cottura della scritta postuma a quella delle stelle filanti – 170° per 10 minuti ca.)
23. riempire una siringa per decorazioni con il miele di castagno
24. una volta sfornate le stelle filanti dolci, lasciarle leggermente “stiepidire” e cospargerle con il miele
Ecco pronti i nostri dolcetti di Carnevale al profumo di agrumi, straordinari variopinti frutti dalle molte virtù.
Arance, mandarini, limoni, pompelmi, ecc. – soprattutto se consumati freschi – sono un’ottima fonte di vitamina C (antiossidante – partecipa a sintesi/rigenerazione di collagene, ossa, cartilagini, legamenti, capillari – favorisce assorbimento ferro) e polifenoli (prevalentemente antiossidanti). Ma anche di acqua ed acidi organici (in particolare acido citrico).
Gli agrumi contengono inoltre zuccheri (maggiori in mandarini e mandaranci), pochi grassi (nulli in limoni e pompelmi) e proteine, alcuni sali minerali (soprattutto Potassio e Calcio), un po’ di fibre (specialmente pectine) e di vitamina A (no nei limoni – tracce nei pompelmi), B1, B2 e B3.
Secondo diversi studi scientifici, questi frutti protagonisti dell’inverno possiedono PROPRIETÀ:
– antiossidanti sarebbero quindi capaci di contrastare danni ossidativi che in alcuni casi possono avere un ruolo importante nell’insorgenza di infiammazione e varie malattie quali ad esempio aterosclerosi, diabete e cancro,
– antinfiammatorie,
– antitumorali – alcuni studi indicano la possibilità degli agrumi di ridurre il rischio di alcuni tumori,
– protettive nei confronti delle patologie cardiovascolari,
– di sostegno al sistema immunitario,
– anti-scorbutiche ovvero contro lo scorbuto, malattia causata da un insufficiente apporto di vitamina C,
e
– disinfettanti[1].
Come scegliere gli agrumi al momento dell’acquisto, perché e quali informazioni devono essere indicate in etichetta, lo scopriamo insieme al Dott. Luca La Fauci, Biologo Nutrizionista e Dottore in Scienze e Tecnologie Alimentari.
A cosa dobbiamo prestare attenzione quando andiamo a comperare gli agrumi?
“Per prima cosa è bene che i frutti siano sodi, privi di ammaccature e di tracce di muffa.
Il fatto che gli agrumi abbiano picciolo e foglie, poi, indica il grado di freschezza dei prodotti ma NON, come spesso si crede, che i frutti non siano stati sottoposti a trattamenti post-raccolta”.
Quali sono i trattamenti post-raccolta che vengono generalmente effettuati sulla buccia degli agrumi?
“La buccia degli agrumi viene solitamente trattata in due modi. Con CERE di ORIGINE NATURALE (Cera d’api E901, Cera di candelilla E902, Cera di carnauba E903, Gommalacca E904), o con PRODOTTI SINTETICI (es. Difenile E230, Ortofenilfenolo E231, Ortofenilfenato di sodio E232 e Tiabendazolo E233).
Gli agrumi possono inoltre essere trattati nella fase post-raccolta con il fungicida IMAZALIL” [2].
Come agiscono questi trattamenti sulla frutta?
“Le cere di origine naturale, oltre ad avere un effetto lucidante, ostruiscono i pori della buccia impedendo che il frutto respiri per rallentarne il deperimento.
I prodotti di sintesi chimica vengono utilizzati anch’essi per proteggere l’alimento dall’ossigeno dell’aria, per contrastare muffe ed altre malattie fungine ed avvizzimenti.
In pratica la buccia appare più bella e si prolunga la durabilità del frutto, quindi la sua commerciabilità”.
Ciò può comportare, a seconda delle sostanze usate, cambiamenti su proprietà nutrizionali e funzionali dei frutti?
“In caso di trattamenti post-raccolta sulle bucce degli agrumi – con CERE di origine NATURALE o con sostanze “CHIMICHE” – se parliamo di ragionevoli tempi di consumo dopo l’acquisto, valori nutrizionali dei frutti e caratteristiche quale ad esempio il contenuto di antiossidanti, non dovrebbero subire sostanziali variazioni”
[3].
Lavando gli agrumi è possibile rimuovere dalla buccia – totalmente o in parte – le sostanze usate in fase post-raccolta?
“In generale l’acqua NON rimuove completamente i prodotti del trattamento sulla buccia degli agrumi e sembra che IMAZALIL ed E230 (Difenile) siano le sostanze che hanno minore possibilità di essere lavate via”[4].
Il fatto che la buccia della frutta sia stata trattata o meno dopo la raccolta va per legge sempre indicato in etichetta?
“In base alla normativa europea[5] è obbligatorio indicare eventuali AGENTI CONSERVANTI o altre SOSTANZE CHIMICHE usati per trattare la buccia in fase post-raccolta su limoni, arance e mandarini e NON quelli eventualmente utilizzati sulla superficie degli ALTRI agrumi (pompelmi, pomeli e limette) e di ALTRI frutti[6].
Se si vuole consumare in qualche modo la buccia degli agrumi – ad esempio in dolci, marmellate, liquori… – è MOLTO IMPORTANTE scegliere PRODOTTI NON TRATTATI in superfice.
Controllare quindi che in etichetta NON ci siano additivi/altre sostanze chimiche e scritte del tipo “BUCCIA NON EDIBILE” – “TRATTATO in SUPERFICIE“.
Se la frutta è trattata invece con CERE di ORIGINE NATURALE ciò può essere omesso perché esse non sono considerate additivi, ma coadiuvanti tecnologici.
Nel caso di frutta non trattata, infine, NON è obbligatorio indicare nulla. Così, se sulla confezione degli agrumi che andiamo ad acquistare non troviamo nessuna indicazione relativa ai trattamenti, significa che i frutti NON sono stati trattati con sostanze di origine chimica dopo la raccolta.
Se gli agrumi sono BIOLOGICI, come nel caso di quelli usati nella nostra ricetta e di cui andiamo ora ad analizzare le etichette, abbiamo la garanzia che essi non sono stati trattati con prodotti chimici né dopo la raccolta né, pressoché, durante la coltivazione. Motivi per cui la frutta biologica andrebbe generalmente preferita.
Ottima, per potare a casa agrumi di qualità ed assicurarsi che la buccia sia commestibile, anche la scelta di agrumi D.O.P e I.G.P.[7]
Ad ogni modo è bene comprendere che un passo importante nella scelta degli “agrumi” è la ricerca in etichetta di elementi che ci facciano capire se la buccia sia stata trattata o meno. E ricordarsi che eventuali SOSTANZE di ORIGINE CHIMICA usate dopo la raccolta/scritte come “BUCCIA NON EDIBILE” (non commestibile), devono SEMPRE essere riportate sulla confezione”.
Quali altre informazioni dobbiamo trovare sulle etichette degli agrumi PREIMBALLATI[8]?
“Oltre alle indicazioni relative ad eventuali sostanze utilizzate in trattamenti post-raccolta delle bucce, sulle confezioni degli agrumi (arance, mandarini, clementine, limoni…esclusi pomeli, pompelmi, limette), devono esserci:
DENOMINAZIONE DEL PRODOTTO ad esempio “arance”, “mandarini”, “limoni” – se il prodotto non è visibile dall’esterno;
Nel caso pratico dei “nostri” agrumi, le denominazioni sono:
VARIETÀ – indicazione obbligatoria per le arance, ma che può essere riportata in etichetta anche per gli altri agrumi. Lo possiamo vedere sulle confezioni delle clementine e dei limoni del nostro esempio.
Cercare prodotti con indicata la varietà della specie è sempre preferibile perché ci permette di conoscere qualcosa in più delle caratteristiche di ciò che stiamo acquistando. Tuttavia questa specifica non ci garantisce automaticamente che un prodotto sia un buon prodotto. La qualità di un frutto dipende infatti, oltre che dalla “cultivar”, da numerose variabili quali condizioni del terreno/climatiche, metodologie di coltivazione, momento di raccolta dell’agrume…
CATEGORIA qualitativa
– extra = “qualità superiore”
– I = “buona qualità”
II = agrumi che non possono essere classificati nelle categorie superiori, ma che corrispondono a caratteristiche minime di qualità definite nel REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 543/2011 PARTE 2 punto II A. – Tipologia dei “nostri” agrumi.
Ovviamente sono da prediligere i frutti in più alta classificazione (extra e I).
CALIBRO = dimensione
Considerare che non sempre un frutto grosso è qualitativamente migliore, in termini nutrizionali, di uno più piccolo.
esempi etichette nell’ordine ARANCE, clementine, LIMONI
PESO NETTO “Tuttavia, per i prodotti venduti al pezzo, l’obbligo di indicare il peso netto non si applica se il numero di pezzi può essere chiaramente visto e facilmente contato dall’esterno o se tale numero è indicato sull’etichetta”[9].
esempi etichette nell’ordine – ARANCE, clementine, LIMONI
LOTTO di PRODUZIONE
È possibile non trovare questo dato in etichetta “quando il termine minimo di conservazione o la data di scadenza figurano con la menzione almeno del giorno e del mese”[10].
Per il consumatore è più facile ed immediato reperire informazioni sulla freschezza del prodotto quando in etichetta vede data di scadenza o termine minimo di conservazione (“da consumarsi preferibilmente”) che non il LOTTO di PRODUZIONE, codice che identifica le unità di vendita che sono state prodotte o confezionate nelle stesse condizioni. Strumento che, insieme al CODICE DI TRACCIABILITÀ DEL PRODOTTO – quello che nei nostri esempi possiamo vedere accanto al numero di lotto (L.) – permettono di risalire alle fasi di vita del prodotto.
esempi etichette nell’ordine – ARANCE, clementine, LIMONI
PAESE DI ORIGINE ed eventualmente la zona di produzione o la denominazione nazionale, regionale o locale del prodotto
Generalmente la frutta italiana, come quella di cui stiamo leggendo le etichette, è da preferire. Sia perché ha di certo viaggiato meno di quella estera e di conseguenza è più fresca e non ha perso (o ha perso meno) proprietà nutrizionali, sia perché possiamo sapere quali trattamenti sono permessi nel nostro paese (minori rispetto a quelli consentiti in alcune altre nazioni).
Nel caso di AGRUMI BIOLOGICI – lo possiamo vedere su una delle nostre etichette (etichetta arance presa ad esempio in quanto uguale a quella degli altri agrumi) – troveremo poi l’indicazione del luogo d’origine del prodotto (nel nostro caso UE), insieme al a logo bio comunitario e al codice dell’organismo di controllo. È possibile inoltre trovare, come nella nostra etichetta, la dicitura “operatore controllato n. …” (prevista dall’Italia) e nome/logo dell’organismo di controllo.
DATI di IDENTIFICAZIONE dell’operatore del settore alimentare responsabile delle informazioni sull’etichetta e dell’imballatore e/o speditore.
Da notare, in etichetta, il numero B.N.D.O.O., Banca Dati Nazionale Operatori Ortofrutticoli a cui si devono iscrivere “tutti gli operatori ortofrutticoli che prendono parte alla commercializzazione, anche nella fase di vendita al dettaglio, degli ortofrutticoli freschi soggetti a norme di commercializzazione, nonché chiunque svolga la vendita a distanza anche via internet pur non detenendo materialmente tali prodotti”[11].
Per i prodotti fabbricati e commercializzati in Italia, il 22 ottobre scorso è entrato in vigore (applicazione completa dal 5 aprile 2018), il DECRETO LEGISLATIVO 15 settembre 2017, n. 145 secondo cui “I prodotti alimentari preimballati destinati al consumatore finale o alle collettività devono riportare sul preimballaggio o su un’etichetta ad esso apposta l’indicazione della SEDE DELLO STABILIMENTO DI PRODUZIONE o, se diverso, di confezionamento, fermo restando quanto disposto dagli articoli 9 e 10 del regolamento (UE) n. 1169/2011”.
PREZZO al Kg – sulla confezione o riportato su cartello apposto vicino alla frutta esposta”.
In caso di agrumi NON PREIMBALLATI quali sono invece le indicazioni obbligatorie per cartelli ed etichette?
“Per gli agrumi che si acquistano sfusi sui banchi, o preincartati, ad esempio al supermercato, il consumatore deve trovare specificati:
DENOMINAZIONE del PRODOTTO (facoltativa se l’alimento è visibile)
PAESE di ORIGINE
CATEGORIA qualitativa del frutto (Extra, I, II)
VARIETÀ – indicazione obbligatoria per le arance
PREZZO al Kg
Eventuali TRATTAMENTI sulla BUCCIA effettuati con sostanze di natura chimica (assenti se si tratta di prodotti biologici, alimenti che prevedono specifiche regole di coltivazione/lavorazione, etichettatura e controllo)”[12].
Riassumendo… QUALE dallo SCAFFALE? – Come scegliere gli agrumi?
[1] APPROFONDIMENTI
Tabelle di composizione degli alimenti CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) – ARANCE
fonte: Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione CREA
Tabelle di composizione degli alimenti CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) – MANDARINI
fonte: Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione CREA
Tabelle di composizione degli alimenti CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) – CLEMENTINE
fonte: Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione CREA
Tabelle di composizione degli alimenti CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) – MANDARANCI
fonte: Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione CREA
Tabelle di composizione degli alimenti CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) – LIMONI
fonte: Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione CREA
Tabelle di composizione degli alimenti CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) – POMPELMO
fonte: Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione CREA
Cristóbal-Luna JM, Álvarez-González I, Madrigal-Bujaidar E, Chamorro-Cevallos G. – Grapefruit and its biomedical, antigenotoxic and chemopreventive properties – Food Chem Toxicol. 2017 Dec 25;112:224-234. doi: 10.1016/j.fct.2017.12.038.
fonte: PubMed
Cirmi S, Maugeri A, Ferlazzo N, Gangemi S, Calapai G, Schumacher U, Navarra M – Anticancer Potential of Citrus Juices and Their Extracts: A Systematic Review of Both Preclinical and Clinical Studies – Front Pharmacol. 2017 Jun 30;8:420. doi: 10.3389/fphar.2017.00420. eCollection 2017.
fonte: PubMed
Barreca D, Gattuso G, Bellocco E, Calderaro A, Trombetta D, Smeriglio A, Laganà G, Daglia M, Meneghini S, Nabavi SM. – Flavanones: Citrus phytochemical with health-promoting properties – Biofactors. 2017 Jul 8;43(4):495-506. doi: 10.1002/biof.1363. Epub 2017 May 12.
fonte: PubMed
Li Y, Li S, Meng X, Gan RY, Zhang JJ, Li HB – Dietary Natural Products for Prevention and Treatment of Breast Cancer – Nutrients. 2017 Jul 8;9(7). pii: E728. doi: 10.3390/nu9070728.
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Testai L, Calderone V – Nutraceutical Value of Citrus Flavanones and Their Implications in Cardiovascular Disease – Nutrients. 2017 May 16;9(5). pii: E502. doi: 10.3390/nu9050502.
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Owczarek D, Rodacki T, Domagała-Rodacka R, Cibor D, Mach T. – Diet and nutritional factors in inflammatory bowel diseases – World J Gastroenterol. 2016 Jan 21;22(3):895-905. doi: 10.3748/wjg.v22.i3.895.
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fonte: PubMed
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Maria Cupane, Valeria Guarrasi, Eristanna Palazzolo, Pier L. San Biagio, Maria A. Germanà – Characterization of fruits of four different lemon cultivars, collected in the northern coast of Sicily – ISHS Acta Horticulturae 1065: XII International Citrus Congress – International Society of Citriculture 2015
fonte: Acta Horticulturae – International Society for Horticultural Science
Grosso G, Galvano F, Mistretta A, Marventano S, Nolfo F, Calabrese G, Buscemi S, Drago F, Veronesi U, Scuderi A.-Red orange: experimental models and epidemiological evidence of its benefits on human health – Oxid Med Cell Longev. 2013;2013:157240. doi: 10.1155/2013/157240. Epub 2013 May 2.
fonte: PubMed
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fonte: PubMed
Valdés F. – Vitamin C – Actas Dermosifiliogr. 2006 Nov;97(9):557-68.
fonte: PubMed
Società Italiana di Nutrizione Umana – SINU,2014 – LARN – Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana: VITAMINE – Assunzione raccomandata per la popolazione (PRI) e assunzione adeguata (AI)
fonte: SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana)
Società Italiana di Nutrizione Umana-SINU, 2014 – LARN – Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana: VITAMINE. Fabbisogno medio (AR)
fonte: SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana)
[No authors listed] – Calcium-D-glucarate – Altern Med Rev. 2002 Aug;7(4):336-9
fonte: PubMed
[2] APPROFONDIMENTI
ADDITIVI ALIMENTARI
“ADDITIVI ALIMENTARI” Efsa
fonte: EFSA (European Food Safety Authority)
“ADDITIVI” Ministero della Salute
fonte: Ministero della Salute
“NORMATIVA ADDITIVI ALIMENTARI” Ministero della Salute
fonte: Ministero della Salute
E901 – Cera d’api
“Scientific Opinion of the Panel on Food additives, Flavourings, Processing aids and Materials in Contact with Food (AFC) on a request from the Commission on the safety in use of beeswax” – EFSA Journal (2007) 615, 1-28.
fonte: Wiley Online Library
E902 – Cera di candelilla
“Re-evaluation of candelilla wax (E 902) as a food additive” – EFSA Journal 2012
fonte: EFSA Journal
E903 – Cera di carnauba
“Re-evaluation of carnauba wax (E 903) as a food additive” – EFSA Journal 2012
fonte: EFSA Journal
E904 – Gommalacca
“Re-evaluation of E904 Shellac” Efsa – in corso 18/01/2018
E230 – Bifenile/Difenile
“E230 Biphenyl, diphenyl” – Efsa
E231 – Ortofenilfenolo – E232 Ortofenilfenato di sodio
“E231 orthophenyl phenol, E232 Sodium orthophenyl phenol” – Efsa
E233 – Tiabendazolo
“Revision of review of the existing MRLs for thiabendazole” – EFSA Journal 2016
“Peer review of the pesticide risk assessment of the active substance thiabendazole” – EFSA Journal 2014
“Re-evaluation of E233 Thiabendazole, 4-(2-benzimidazoly)thiazole, 2-(4-thiazolyl)-1H-benzimidazole” – Efsa 2012
cfr. Riesame degli additivi alimentari – Quadro UE – Calendario UE per il riesame di taluni additivi alimentari (regolamento UE 257/2010)
e
sito EFSA (European Food Safety Authority)
fonte: EFSA (European Food Safety Authority)
Food Standard Agency – “Current EU approved additives and their E Numbers” – Last updated: 21 July 2016
fonte: Food Standards Agency
PESTICIDI
“PESTICIDI” – Efsa
fonte: EFSA (European Food Safety Authority)
“Prodotti fitosanitari” – Ministero della Salute
fonte: Ministero della Salute
“REGOLAMENTO (CE) N. 1107/2009”DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 21 ottobre 2009 relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE
fonte: EUR-Lex
REGOLAMENTO (CE) N. 396/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23 febbraio 2005 concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio
fonte: EUR-Lex
IMAZALIL
“Review of the existing maximum residue levels for imazalil according to Article 12 of Regulation (EC) No 396/2005” – EFSA Journal 5 settembre 2017
fonte: EFSA (European Food Safety Authority)
United States Environmental Protection Agency Prevention, Pesticides And Toxic Substances (7508C) EPA-738-F-04-011 February 2005 Imazalil
fonte: EPA (United States Environmental Protection Agency)
APPROFONDIMENTI ALTRI trattamenti post raccolta frutta
Maurizio Mulas, Mario Schirra – Termoterapia e qualità post-raccolta dei prodotti ortofrutticoli – Review n.10 – Italus Hortus 16 (04), 2009:53-65
fonte: Italus Hortus
Lahlali R, Serrhini MN, Jijakli MH. – Development of a biological control method against postharvest diseases of citrus fruits – Commun Agric Appl Biol Sci. 2005;70(3):47-58.
fonte: PubMed
[3] APPROFONDIMENTI
Schirra M, D’Aquino S, Cabras P, Angioni A. – Control of postharvest diseases of fruit by heat and fungicides: efficacy, residue levels, and residue persistence. A review – J Agric Food Chem. 2011 Aug 24;59(16):8531-42. doi: 10.1021/jf201899t. Epub 2011 Jul 27.
fonte: PubMed
Dore A, Molinu MG, Venditti T, D’hallewin G. – Immersion of lemons into imazalil mixtures heated at 50 degrees C alters the cuticle and promotes permeation of imazalil into rind wounds – J Agric Food Chem. 2009 Jan 28;57(2):623-31. doi: 10.1021/jf803085c.
fonte: PubMed
D’Aquino S, Schirra M, Palma A, Angioni A, Cabras P, Migheli Q. – Residue levels and effectiveness of pyrimethanil vs imazalil when using heated postharvest dip treatments for control of Penicillium decay on citrus fruit – J Agric Food Chem. 2006 Jun 28;54(13):4721-6.
fonte: PubMed
A. Brovelli Ernesto. (2006) – Pre- and postharvest factors affecting nutraceutical properties of horticultural products – Stewart Postharvest Review. 2. 1-6. 10.2212/spr.2006.2.4.
fonte: ResearchGate
[4] Vass A, Korpics E, Dernovics M. – Follow-up of the fate of imazalil from post-harvest lemon surface treatment to a baking experiment – Food Addit Contam Part A Chem Anal Control Expo Risk Assess. 2015;32(11):1875-84. doi: 10.1080/19440049.2015.1086824. Epub 2015 Oct 15.
fonte: PubMed
Cabras P, Schirra M, Pirisi FM, Garau VL, Angioni A. – Factors affecting imazalil and thiabendazole uptake and persistence in citrus fruits following dip treatments – J Agric Food Chem. 1999 Aug;47(8):3352-4.
fonte: PubMed
[5] REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 543/2011 DELLA COMMISSIONE del 7 giugno 2011 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati
fonte: EUR-Lex
[6] cfr. Corte di giustizia dell’Unione europea COMUNICATO STAMPA n. 24/16 Lussemburgo, 3 marzo 2016 Sentenza nella causa C-26/15PSpagna/ Commissione “La Corte conferma l’obbligatorietà, per gli agrumi, delle indicazioni esterne dei conservanti e delle altre sostanze chimiche utilizzate nei trattamenti post‑raccolta”
fonte: CVRIA Corte di giustizia dell’Unione europea
Tribunale dell’Unione europea COMUNICATO STAMPA n. 151/14 Lussemburgo, 13 novembre 2014 Sentenza nella causa T-481/11 Spagna / Commissione “La Commissione era legittimata a rendere obbligatoria l’etichettatura degli agrumi che sono oggetto di un trattamento post-raccolta mediante agenti conservanti o altre sostanze chimiche”
fonte: CVRIA Corte di giustizia dell’Unione europea
[7] APPROFONDIMENTI
DOP, IGP e STG
DECRETO 14 ottobre 2013 Disposizioni nazionali per l’attuazione del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari in materia di DOP, IGP e STG. (13A08515) (GU Serie Generale n.251 del 25-10-2013)
fonte: Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana
REGOLAMENTO (UE) N. 1151/2012 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 21 novembre 2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari
fonte: EUR-Lex
BIOLOGICO
REGOLAMENTO (UE) 2018/848 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 30 maggio 2018 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio
fonte: EUR-Lex
AGGIORNAMENTO – Reg. (UE) 2018/848 si applica a decorrere dal 1° gennaio 2021
REGOLAMENTO (CE) N. 1235/2008 DELLA COMMISSIONE dell’8 dicembre 2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio per quanto riguarda il regime di importazione di prodotti biologici dai paesi terzi
fonte: EUR-Lex
REGOLAMENTO (CE) N. 889/2008 DELLA COMMISSIONE del 5 settembre 2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici, per quanto riguarda la produzione biologica, l’etichettatura e i controlli
fonte: EUR-Lex
REGOLAMENTO (CE) N. 834/2007 DEL CONSIGLIO del 28 giugno 2007 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CEE) n. 2092/91
fonte: EUR-Lex
DECRETO 18 luglio 2018 Disposizioni per l’attuazione dei regolamenti (CE) n. 834/2007 e n. 889/2008 e loro successive modifiche e integrazioni, relativi alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici. Abrogazione e sostituzione del decreto n. 18354 del 27 novembre 2009. (Decreto n. 6793). (18A05693) (GU Serie Generale n.206 del 05-09-2018)
fonte: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana
AGGIORNAMENTO
DECRETO 27 novembre 2009 Disposizioni per l’attuazione dei regolamenti (CE) n. 834/2007, n. 889/2008 e n. 1235/2008 e successive modifiche riguardanti la produzione biologica e l’etichettatura dei prodotti biologici. (Decreto n. 18354). (10A01133) (GU Serie Generale n.31 del 08-02-2010 – Suppl. Ordinario n. 24)
fonte: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana
Definizione ALIMENTO PREIMBALLATO cfr. Regolamento (Ue) n. 1169/2011 articolo 2, comma 2, lettera e
“«alimento preimballato»: l’unità di vendita destinata a essere presentata come tale al consumatore finale e alle collettività, costituita da un alimento e dall’imballaggio in cui è stato confezionato prima di essere messo in vendita, avvolta interamente o in parte da tale imballaggio, ma comunque in modo tale che il contenuto non possa essere alterato senza aprire o cambiare l’imballaggio; «alimento preimballato» non comprende gli alimenti imballati nei luoghi di vendita su richiesta del consumatore o preimballati per la vendita diretta”
Definizione ALIMENTI NON PREIMBALLATI – cfr. Regolamento (UE) n. 1169/2011 art. 44, comma 1,
“…alimenti offerti in vendita al consumatore finale o alle collettività senza preimballaggio oppure imballati sui luoghi di vendita su richiesta del consumatore o preimballati per la vendita diretta”
fonte: EUR-Lex
[9] REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 543/2011 DELLA COMMISSIONE del 7 giugno 2011 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati art. 6
fonte: EUR-Lex
[10] cfr.
DIRETTIVA 2011/91/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 13 dicembre 2011 relativa alle diciture o marche che consentono di identificare la partita alla quale appartiene una derrata alimentare (codificazione) (Testo rilevante ai fini del SEE) – art. 5
fonte: EUR-Lex
DECRETO LEGISLATIVO 27 gennaio 1992, n. 109
Attuazione delle direttive n. 89/395/CEE e n. 89/396/CEE concernenti l’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari – art.13
fonte: Aesinet
[11] cfr.
DM n. 5462 del 3 agosto 2011 “Disposizioni nazionali in materia di controlli di conformità alle norme di commercializzazione applicabili nel settore degli ortofrutticoli freschi e delle banane, in attuazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e del regolamento (UE) di esecuzione n. 543/2011 della Commissione”
fonte: Mipaaf (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali)
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 543/2011 DELLA COMMISSIONE del 7 giugno 2011 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati.
PARTE 2: NORMA DI COMMERCIALIZZAZIONE PER GLI AGRUMI – VI. DISPOSIZIONI RELATIVE ALLE INDICAZIONI ESTERNE – A. Identificazione e art. 10
fonte: EUR-Lex
Reg. (CE) n. 1148/2001 del 12 giugno 2001 Regolamento della Commissione sui controlli di conformità alle norme di commercializzazione applicabili nel settore degli ortofrutticoli freschi
fonte: Agea Agenzia per le erogazioni in agricoltura
[12] APPROFONDIMENTI
Corte di giustizia dell’Unione europea COMUNICATO STAMPA n. 24/16 Lussemburgo, 3 marzo 2016 Sentenza nella causa C-26/15PSpagna/ Commissione “La Corte conferma l’obbligatorietà, per gli agrumi, delle indicazioni esterne dei conservanti e delle altre sostanze chimiche utilizzate nei trattamenti post‑raccolta”
fonte: CVRIA Corte di giustizia dell’Unione europea
Tribunale dell’Unione europea COMUNICATO STAMPA n. 151/14 Lussemburgo, 13 novembre 2014 Sentenza nella causa T-481/11 Spagna / Commissione “La Commissione era legittimata a rendere obbligatoria l’etichettatura degli agrumi che sono oggetto di un trattamento post-raccolta mediante agenti conservanti o altre sostanze chimiche”
fonte: CVRIA Corte di giustizia dell’Unione europea
DECRETO LEGISLATIVO 15 dicembre 2017, n. 231 Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (UE) n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori e l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del medesimo regolamento (UE) n. 1169/2011 e della direttiva 2011/91/UE, ai sensi dell’articolo 5 della legge 12 agosto 2016, n. 170 «Legge di delegazione europea 2015». (18G00023) (GU Serie Generale n.32 del 08-02-2018)
fonte: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana
DECRETO LEGISLATIVO 15 settembre 2017, n. 145 Disciplina dell’indicazione obbligatoria nell’etichetta della sede e dell’indirizzo dello stabilimento di produzione o, se diverso, di confezionamento, ai sensi dell’articolo 5 della legge 12 agosto 2016, n. 170 – Legge di delegazione europea 2015. (17G00158) (GU Serie Generale n.235 del 07-10-2017)
fonte: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana
REGOLAMENTO (UE) N. 1308/2013 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 17 dicembre 2013 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio
fonte: EUR-Lex
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 594/2013 DELLA COMMISSIONE del 21 giugno 2013 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 per quanto riguarda le norme di commercializzazione nel settore ortofrutticolo e rettifica lo stesso regolamento
fonte: EUR-Lex
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 543/2011 DELLA COMMISSIONE del 7 giugno 2011 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati
fonte: EUR-Lex
DIRETTIVA 2011/91/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 13 dicembre 2011relativa alle diciture o marche che consentono di identificare la partita alla quale appartiene una derrata alimentare (codificazione) (Testo rilevante ai fini del SEE)
fonte: EUR-Lex
REGOLAMENTO (UE) N. 1169/2011 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 25 ottobre 2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, che modifica i regolamenti (CE) n. 1924/2006 e (CE) n. 1925/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga la direttiva 87/250/CEE della Commissione, la direttiva 90/496/CEE del Consiglio, la direttiva 1999/10/CE della Commissione, la direttiva 2000/13/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive 2002/67/CE e 2008/5/CE della Commissione e il regolamento (CE) n. 608/2004 della Commissione
fonte: EUR-Lex
REGOLAMENTO (CE) N. 361/2008 DEL CONSIGLIO del 14 aprile 2008 che modifica il regolamento (CE) n. 1234/2007 recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli («regolamento unico OCM») art. 113 bis
fonte: EUR-Lex
REGOLAMENTO (CE) N. 178/2002 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 28 gennaio 2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare
fonte: EUR-Lex
DECRETO LEGISLATIVO 27 gennaio 1992, n. 109 Attuazione delle direttive n. 89/395/CEE e n. 89/396/CEE concernenti l’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari
fonte: Aesinet
Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 114
“Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell’articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 95 del 24 aprile 1998 – Supplemento Ordinario n. 80
fonte: Camera dei deputati
BIOLOGICO
REGOLAMENTO (UE) 2018/848 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 30 maggio 2018 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio
fonte: EUR-Lex
AGGIORNAMENTO – Reg. (UE) 2018/848 si applica a decorrere dal 1° gennaio 2021
REGOLAMENTO (CE) N. 1235/2008 DELLA COMMISSIONE dell’8 dicembre 2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio per quanto riguarda il regime di importazione di prodotti biologici dai paesi terzi
fonte: EUR-Lex
REGOLAMENTO (CE) N. 889/2008 DELLA COMMISSIONE del 5 settembre 2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici, per quanto riguarda la produzione biologica, l’etichettatura e i controlli
fonte: EUR-Lex
REGOLAMENTO (CE) N. 834/2007 DEL CONSIGLIO del 28 giugno 2007 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CEE) n. 2092/91
fonte: EUR-Lex
DECRETO 18 luglio 2018 Disposizioni per l’attuazione dei regolamenti (CE) n. 834/2007 e n. 889/2008 e loro successive modifiche e integrazioni, relativi alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici. Abrogazione e sostituzione del decreto n. 18354 del 27 novembre 2009. (Decreto n. 6793). (18A05693) (GU Serie Generale n.206 del 05-09-2018)
fonte: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana
AGGIORNAMENTO
DECRETO 27 novembre 2009 Disposizioni per l’attuazione dei regolamenti (CE) n. 834/2007, n. 889/2008 e n. 1235/2008 e successive modifiche riguardanti la produzione biologica e l’etichettatura dei prodotti biologici. (Decreto n. 18354). (10A01133) (GU Serie Generale n.31 del 08-02-2010 – Suppl. Ordinario n. 24)
fonte: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana
nota per le normative citate: “ed eventuali successive modifiche ed integrazioni”
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